
Venerdì, 12 aprile 2019
In questa mattinata uggiosa e grigia ho trovato finalmente il coraggio di “vivermi”!!!
Eccomi qui allora di fronte a questo foglio bianco, anche se le righe di un diario mi avrebbero intimorito meno, per sollevare la mia vita e giocare con lei.
Ogni mattina, quando la casa è ormai vuota, faccio colazione leggendo una pagina di un libro, una poesia o scrivendo su uno dei miei tanti quaderni una ricetta.
“Svegliati”! Così inizia la poesia di oggi.
Questa semplice parola ha smosso qualcosa in me e ha diradato le nubi dei miei timori. Da oggi lascio alle mie passioni, che sono la lettura e la cucina, il coraggio di esprimersi: “La tua opera sei tu, niente altro”.
XXIV LA VOCE A TE DOVUTA Pedro Solinas – Giulio Einaudi Editore –
Svegliati. Il giorno ti chiama
alla tua vita: il tuo dovere.
A nient’altro che a vivere.
Strappa ormai alla notte
negatrice e all’ombra
che lo celava, quel corpo
di cui è in attesa, sommessa,
la luce, nell’alba.
In piedi, afferma la retta
volontà semplice d’essere
pura vergine verticale.
Senti il tuo corpo.
Freddo, caldo? Lo dirà
il tuo sangue contro la neve
da dietro la finestra;
lo dirà
il colore delle tue guance.
E guarda il mondo. E riposa
senz’altro impegno che aggiungere
la tua perfezione a un altro giorno.
Il tuo compito
è sollevare la tua vita,
giocare con lei, lanciarla
come voce alle nubi,
a riafferrare le luci
che ci hanno lasciato.
Questo è il tuo destino: viverti.
Non devi fare nulla.
La tua opera sei tu, niente altro.
4 pensieri su “Una mattinata uggiosa”