
…storta eccome o forse è il cervello ad essere ancora in “stand by”! Inserisco tre volte il Pin sbagliato nel telefono, mi viene chiesto il codice Puk per lo sblocco! Puk??? Il mio cuore vacilla! Sarà forse la sigla di una qualche associazione segreta russa? No un codice numerico di 8 cifre da conservare con cura!!!
Si, ma dove? Svuoto con grazia (o quasi) tutti i cassetti di casa e davanti mi si apre un mondo: sassolini raccolti sulla spiaggia, agendine di ogni specie, tessere, fotografie degli avi e pure un pettine rosa regalato da un tenero “fidanzatino” alle scuole elementari, ma di Puk neppure l’ombra!
…spero che nessuno entri in casa in questo momento, perché potrebbero solo pensare che è appena passato uno tsunami…
Decido che Pin, Puk e tutte le forze avverse delle 7.20 del mattino vanno affrontate a modo mio: zucchero e bellezza!
Ecco il mio rimedio, se un mattino dovessero far visita anche a voi: Frittelle e fruscio di pagine di un libro che amate! Così ho avuto la meglio su Puk… sui cassetti, non ancora!
Buona giornata!
“Lettere a Yves Saint Laurent” è un pamphlet che raccoglie le lettere scritte da Pierre Bergé, a lungo compagno del grande sarto francese e poi rimasto al suo fianco per cinquant’anni, dopo la sua dipartita.
E’ un libro che ho già letto, ma che riprendo sovente perché rievoca la grandezza di un amore e la bellezza della condivisione di una vita.
-“Se dovessi rivivere, rivivrei come ho vissuto: non rimpiango il passato né temo il futuro”, Montaigne, Saggi. Che altro potrei aggiungere? Niente. E’ quello che mi dico mentre ti scrivo. Ho sempre pensato così. I rimproveri che ti ho rivolto in queste lettere, o che tu hai potuto percepire, non sono recriminazioni, solo rimpianti. –
Pierre Bergé “Lettere a Yves Saint Laurent” Archinto editore
FRITTELLE
Ingredienti
1 uovo
2 cucchiaini di zucchero di canna
3 cucchiai di latte
1 cucchiaio di farina
1 noce di burro
Preparazione
In una piccola scodella per la colazione sbatto con l’aiuto di una frusta l’uovo con lo zucchero, aggiungo il latte e per ultima la farina. Amalgamo bene, fino a quando tutti i grumi sono scomparsi. Scaldo un padellino, lo ungo con un piccolo pezzo di burro e verso il composto. Con queste dosi si fanno due frittelle. Aumentandole in proporzione se ne possono preparare molte di più. La ricetta è semplicissima, ma al palato e all’umore dà grandi soddisfazioni!