Le Altre…

“ Io non ho paura di quelle che il mondo chiama “belle donne”.
Io ho paura delle altre.
Ho paura di quelle che escono di casa con un filo di trucco.
Di quelle che capisci subito se hanno passato una nottata in bianco dalle occhiaie che si portano dietro.
Di quelle che si legano i capelli con una matita.
Di quelle che si guardano allo specchio e sorridono perché non hanno nemmeno un capello al posto giusto.
Ho paura di loro.
Di quelle che si fermano sui dettagli,
su particolari tuoi che nemmeno tu stesso pensavi di avere.
Di quelle che sanno stare accanto agli altri,
ma non sanno come stare accanto a se stesse.
Di quelle che sono sempre di corsa,
ma si fermano ad ascoltare. Uno sconosciuto,
un amico,
un bambino.
Ho paura di loro.
Di quelle che ad un
“Sei bellissima”, arrossiscono,
s’imbarazzano.
Di quelle che custodiranno gelosamente il Girasole che le hai regalato finché l’ultimo petalo non si sarà seccato e rompendosi cadrà sul pavimento,
perdendosi tra la polvere, sotto l’armadio.
Di quelle che non appaiono, non si vedono,
non si notano.
Il mondo sempre in primo piano.
E loro dietro.
Sullo sfondo.
Ho paura di loro.
Di quelle che sorridono alla vita,
tutti i giorni,
nonostante abbiamo migliaia di motivi per non farlo.
Di quelle che ti ascoltano davvero.
Di quelle che amano essere belle,
solo ogni tanto.
Solo per qualcuno.
Di quelle che sanno piangere.
Ho paura di loro.
Di quelle che per passare un’ora con te,
passerebbero anche otto ore in treno.
Ho paura di loro.
Di quelle per cui vale la pena restare.
Una volta.
Restare.
E ho paura di loro, soprattutto,
quando,
senza dire una parola ti scelgono,
restano e tu sei troppo distratto per accorgertene, troppo concentrato a fuggire da non sai cosa.
Ho paura di loro perché di belle donne il mondo è pieno.
Una donna del genere, invece,
se te la lasci scappare non saprai mai in quale parte del mondo la ritroverai.
Se mai la ritroverai. “






Tarte tatin…

Delle buone torte di mele sono una parte considerevole della nostra felicità domestica.
(Jane Austen)

Qualche giorno fa, quando le temperature esterne concedevano ancora di poter accendere il forno, ho finalmente realizzato il mio sogno di cucinare una tarte tatin di mele.

Quando sono in Francia la mangio sempre volentieri, è un dolce che amo, ancor di più se accompagnato da un ciuffo di panna montata ( di cui ahimè sono straghiotta!) o da una pallina di gelato alla vaniglia.

Mi sono sempre trattenuta dal cucinarla pensando fosse impresa assai ardua, invece la realizzazione è semplice e veloce ed il risultato di effetto per voi, ma anche per i vostri ospiti!

Vi lascio di seguito la ricetta, con l’estate sarà bello provare a sostituire le mele con pesche ed albicocche.

INGREDIENTI

1 rotolo di pasta sfoglia rotonda (io ho usato quella che si trova nel banco frigo, non surgelata)

3 mele

100 grammi di zucchero di canna

100 grammi di burro

PREPARAZIONE

Come prima cosa si fondono in un pentolino il burro e lo zucchero insieme per preparare il caramello; ci vorranno dai 7 ai 10 minuti perché risulti della giusta consistenza. Una volta pronto lo si versa in una pirofila di vetro tonda. Si adagiano poi sul caramello leggermente indurito le fettine di mele ( o di un altro tipo di frutta) per ultima si posa la pasta sfoglia che si farà ben aderire ai bordi della teglia. La torta cuoce in forno a 180 gradi, massimo 200 per una ventina di minuti. Una volta sfornata bisogna girarla calda su un piatto da portata. Servita tiepida è, a mio parere, eccezionale!

p.s. La diminuzione proporzionale delle dosi di burro e zucchero non altera il risultato e rende meno marcato il sapore del burro.


La mia meravigliosa libreria

Bagna le tue piante Ama le tue rose Il resto è ombra di alberi estranei

Petra Hartlieb nell’arco di dieci anni ha aperto a Vienna due librerie.

In questo libro racconta con passione e tanta verità la vita di un libraio: le sfide i successi, ma anche gli innumerevoli sacrifici.

Leggerlo, se si hanno trascorsi o presenti da “librai” fa rivivere e ritrovare molto del proprio vissuto.

Leggerlo “mi ha fatto” bene e male al cuore insieme…

Leggerlo perché come dice Petra, l’amore per i libri è fatale e “non c’è nulla che amiamo di più”.