Una lunga estate calda

Pablito

Mi sono svegliata presto questa mattina ed alle 6 ho letto la notizia della prematura scomparsa di Paolo Rossi…

In una frazione di secondo sono stata catapultata in una calda notte d’estate .

Avevo otto anni anni nel 1982, eppure le immagini e i ricordi continuano a scorrere nitidi davanti ai miei occhi.

Trascorrevo le vacanze estive con la mia famiglia in un paesino sulle Langhe, Treiso. Non avevo la tv , ma, allora, poco importava, perché si viveva fuori. Sempre in bici (indimenticabile e rosa, forse neppure Graziella…ma poco importava), sempre sulla piazza davanti alla chiesa a giocare. La sera dell’ 11 luglio però, il nostro vicino Pierin, uomo di rara grandezza e bellezza d’animo, girò il suo televisore dalla finestra della cucina, verso l’esterno.

Seduta sul dondolo in giardino guardai anch’io la partita. Non posso dire se esultai al momento della vittoria, o cosa feci nei momenti successivi. Ricordo però, ancora oggi con un pizzico di invidia, il racconto di quelli “più grandi” che scesero ad Alba per fare il bagno nella fontana di Piazza Savona,( ora Michele Ferrero e ahimè senza più fontana rotonda) dove mi sarei tuffata volentieri anche io, fosse solo per avere un aneddoto così straordinario da raccontare oggi ai miei ragazzi…

Di quella lunga e calda notte d’estate, se chiudo gli occhi, sento ancora il profumo: odora di fico, capperi e tageti coltivati con amore da Angiolina, meravigliosa compagna di vita di Pierin.

Che la terra vi sia lieve anime belle.

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