
Signora dei fiori e del lavoro, amica della natura, messaggera d’amore, tu che organizzi, tra le stanze dorate dei tuoi alveari, il rinnovarsi della terra, metti ordine tu, ti prego nell’assemblea…
L’ape regina disse: “Ho difeso più volte la mano dell’uomo, perché la conosco. Conosco la sua intelligenza e la sua rabbia. Conosco il suo cuore e la sua paura. Anche la sua sofferenza. Il popolo delle api è tra i pochi ad aver raggiunto un accordo con quella giovane specie. Le abbiamo insegnato la pazienza e i movimenti lenti, la convivenza sociale, le abbiamo fatto capire che nessuna impresa può essere portata a termine da soli. Abbiamo alleviato le sue malattie e addolcito la sue giornate…Siamo state generose del nostro tempo e delle nostre arti, perché speravamo che l’uomo imparasse che c’è una parentela tra la terra e il cielo, la psiche e la carne, il corpo e lo spirito, e questo universo si regge sui loro legami.
Che la natura è un unico sistema e il mondo ha un’unica anima…
Che la sopravvivenza è di tutti, o di nessuno…
Che il ciclo della vita, la legge di natura, sono crudeli ma non stupidi.
Si distrugge solo per creare, e ciò che è creato verrà distrutto, e così all’infinito…
lo sappiamo bene noi bestie…
Ma proprio per questo eseguiamo i precetti della natura con prontezza e abilità…
Dicono gli uomini che sia l’istinto a guidarci, ma io lo chiamerei senso comune…
Quale senso comune vediamo oggi nell’uomo? Quale?
Filelfo – L’ASSEMBLEA DEGLI ANIMALI – Einaudi
Heal the world
make it a better place
for you and for me
and the entire human race