
E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato ammorbidire un pezzetto di madeleine. Ma nell’istante in cui il sorso di tè, mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento a qualcosa di straordinario che mi stava accadendo. Un delizioso piacere mi aveva invaso, isolato, senza ne sapessi la ragione. Mi aveva reso immediatamente indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi guasti, illusoria la sua brevità allo stesso modo in cui agisce l’amore, riempendomi di un’essenza preziosa…
Avevo smesso di sentirmi mediocre, contingente, mortale. Da dove poteva venirmi questa immensa gioia?
Marcel Proust
Nathalie Le Foll Cleophee de Turckheim – GARDEN PARTY – Marabout
Celine Giraud – MENU’ LETTERARI – Franco Cesati Editore
Michèle Villemur – A TAVOLA CON MARIA ANTONIETTA – Edizioni Clichy