
#unacosabellalgiorno: un petit dèjeuner sur l’erbe è stato il mio attimo di bellezza quotidiano.
Nulla di troppo impegnativo: un po’ di pane, qualche pomodoro ed un adorabile formaggio alle erbe fatto con cura dalla mia amica Arianna sulla Langa, quella vera, Alta e Fenogliana.
…e poi, cosa non da poco, “l’herbe”!
Si perché vivere in campagna in questi mesi di Covid è stato, ed è un grandissimo privilegio. Il prato, gli alberi, i bulbi che sbocciano, i fiori da piantare sono diventati potenti alleati, così come lo sono state le foglie o le pigne da raccogliere durante l’autunno.
La natura, con i suoi avvicendamenti, scandisce lo scorrere del tempo e mi aiuta a non cadere nello stereotipo che ogni giorno sia uguale ad un altro:
“La Natura, la bellezza, il giardino, il profumo di un fiore, aiutano a fantasticare e a riflettere. Molte piante evocano miti, poesie, leggende…indugiare su questi pensieri, ricordare aiuta a dare alla nostra vita un senso e una serenità distaccata e nello stesso tempo partecipe.”
L’arte, la poesia e la natura sono legate indissolubilmente. Attingere a queste fonti di bellezza e lasciarcene letteralmente travolgere può essere un buon balsamo per le nostre anime messe a dura prova da una triste quotidianità.
Gian Lupo Osti “INVECCHIARE IN GIARDINO” Edizioni Ponte alle Grazie
Un pensiero su “Le dèjeuner sur l’herbe”