Venezia, la primavera e un po’ di malinconia

E dove possiamo trovarla?

Possiamo essere scettici, ma una #cosabellalgiorno inevitabilmente “fiorisce” davanti ai nostri occhi, o fra le nostre mani e questo anche quando il nostro animo non è disposto a coglierla o ad accoglierla. Oggi mi sono sentita molto poco recettiva nei confronti di questa neonata Primavera, che ci trova nuovamente rinchiusi, senza la possibilità di muoverci liberamente e che non ci permette di fare programmi a lunga scadenza. Ancora una volta però ho provato che i miei miglior antidoti contro la malinconia sono i libri.

Mi sono immersa nella lettura di “Pimpernel” di Paolo Maurensig ed ho ritrovato il fil rouge di queste mie giornate in lock-down (e non solo) ovvero la ricerca della bellezza nella sua essenza:

“Intendete parlare della Bellezza in sè?… E dove possiamo trovarla?…E’ inutile cercare di scoprire dove si trova. Possiamo vivere una vita intera senza incontrarla. Ogni sforzo della nostra intelligenza risulta vano. Essa si nasconde fuori dal nostro sguardo, eppure ci è vicina, ma non tutti, anzi pochissimi possono vederla. Molti ne parlano come se la conoscessero; fanno dei grandi discorsi, ma un occhio di vetro per quanto brillante possa essere resta sempre cieco…Ma dove dobbiamo guardare? State pur certo che, se mai doveste incontrarla, essa si paleserebbe davanti ai vostri occhi in modo tale da diventare in pratica la sola cosa evidente…Può essere un libro, o anche solo il verso di una poesia. O un dipinto.

…e poi Venezia, la mia città del cuore, il mio angolo privilegiato di solitudine era lì:

“Mentre da tutto il resto del mondo si levava l’incalzante strepito della modernità, Venezia era l’unica città avvolta ancora in un magico silenzio. Non vi era fracasso di ruote, né scalpitare di zoccoli. Semmai si udiva chiaramente lo sciabordare del remo mosso dal gondoliere…”

…insieme ai miei ricordi, la piazza alberata del Ghetto, San Nicolò, Campo dei Frari, e i miei mille passi a perdermi fra le calli.

La Bellezza, Venezia…e una nostalgia che per un attimo è cura. Ecco, forse, dove dobbiamo guardare.

Paolo Maurensig – PIMPERNEL – Einaudi

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