
Ho deciso di dedicare il mio Calendario dell’Avvento 2021 alle donne. Ogni giorno, fino a Natale, dentro ogni “finestrella” ci sarà un libro di cui le donne sono autrici, protagoniste, compagne, muse…pura ed essenziale forza di vita!
L’immagine di copertina potrebbe far dubitare di quanto appena scritto, ma non è per nulla così. Anzi.
“Dalle stalle alle stelle” è il viaggio di Irene e “Gigi”, è la loro vita. Una vita vissuta in pienezza, per cui, leggendo, ti viene da provare anche un po’di invidia (di quella sana) per la libertà che l’ha caratterizzata, per le passioni comuni che li hanno uniti: “Ci è sempre piaciuto molto veleggiare in due, lui ed io da soli, e quelle navigazioni, facili o difficili che fossero, sono ancora tra i miei ricordi più belli ed intimi”, per l’amore che li ha sostenuti.
“Eravamo due adulti, io avevo quasi trentadue anni e lui ventinove…senza ancora nessun progetto all’orizzonte, avevamo un futuro tutto da inventare e tante difficoltà che ci aspettavano. Una cosa però ci era chiara: più niente e nessuno ci avrebbe separati. E quindi forza che da qualche parte si doveva cominciare.” (Irene)
400.000 miglia percorse sugli oceani di tutto il mondo, su diciotto barche a vela diverse: Caraibi, Panama, le isole Vergini, Bora Bora, le isole Polinesiane, la Nuova Zelanda che diventa la loro casa, “il paese dei loro sogni”.
“Quando ripenso a tutti gli avvenimenti che si sono susseguiti negli anni, intravedo un disegno preciso del destino, una specie di puzzle che Luigi ed io stavamo completando, aggiungendo un pezzo dopo l’altro senza sbagliare una mossa. Al completamento però, mancavano ancora dei pezzi importanti.” (Irene)
Questo volume è un piccolo scrigno che dona al lettore le pagine che Luigi aveva cominciato a scrivere, “il racconto della sua vita ricco di aneddoti, avventure e dettagli “. Dalle umili origini contadine (“dalle stalle”), alla determinatezza e passione che lo portano a diventare uno skipper professionista di alto livello.
“Tutta questa iperattività forse già nascondeva, teneva a bada qualcosa che mi rodeva dentro. Quegli spazi non mi bastavano più. Già da tempo avvertivo la città come una gabbia avvelenata in cui si agitavano tante formichine…ed io ero una di quelle. Il 1978 fu appunto l’anno della svolta più intensa e significativa della mia vita” (Luigi)
Fa un ulteriore dono al lettore però…ed è lo sguardo intenso ed allo stesso tempo delicato di Irene su ogni tessera del loro puzzle. Irene affronta “il mal di mare” e tutti gli ostacoli che la vita le mette di fronte con un’incredibile forza: che sia una tremenda burrasca nel mare di Tasmania o una diagnosi negativa.
“Capivo che la barca a vela stava diventando una parte importante della sua vita, e quindi se volevo condividere la mia con lui, non mi restava che abituarmi al mal di mare…Come sei finita in barca a vela? Per Amore …” (Irene)
Vorrei conoscere Irene per dirle che la sua emozione non ha tolto nulla al racconto, ma l’ha reso più vivo e che le parole dell’ultima pagina del libro sono un messaggio che dovremmo trascrivere su un foglio da appendere in un posto visibile della casa per rileggerle più volte al giorno e farle nostre.
“Ripenso alle parole non dette, alle parole sbagliate, ai litigi, al tempo perso, alle frasi cattive dettate dalla rabbia. E allora, a distanza di anni, continuo ad avere un desiderio irrealizzabile: vorrei potere cambiare le regole ineluttabili della morte e vedermelo comparire davanti, anche per un solo giorno. Cosa farei? Prima di tutto gli darei un sacco di baci – perché i baci nella vita di una coppia non sono mai abbastanza – e poi gli direi di dimenticare tutte le cose brutte, perché non contano, e di tornarsene pure via, portando con sé solo il ricordo di un amore bello e intramontabile.” (Irene)
Irene Moretti ” DALLE STALLE ALLE STELLE” Edizioni Il Frangente
P.s. Ho un debito morale nei confronti di Giulia, anima dell’editore Il Frangente, perché mi invia sempre libri bellissimi che io impiego molto tempo a leggere. Un unico pensiero a mia discolpa: ci sono libri che vanno interiorizzati e non solo letti, può sembrare una scusa, ma non è così. Grazie Giulia per avermi fatto conoscere due anime così belle!