
Io sono verticale (1961)
Ma preferirei essere orizzontale.
Non sono un albero con radici nel suolo
succhiante minerali e amore materno
così da poter brillare di foglie a ogni marzo,
né sono la beltà di un’aiuola
ultradipinta che susciti grida di meraviglia,
senza sapere che presto dovrò perdere i miei petali.
Confronto a me, un albero è immortale
e la cima di un fiore, non alta, ma più clamorosa:
dell’uno la lunga vita, dell’altra mi manca l’audacia.
Stasera, all’infinitesimo lume delle stelle,
alberi e fiori hanno sparso i loro freddi profumi.
Ci passo in mezzo ma nessuno di loro ne fa caso.
A volte io penso che mentre dormo
forse assomiglio a loro nel modo più perfetto –
con i miei pensieri andati in nebbia.
Stare sdraiata è per me più naturale.
Allora il cielo ed io siamo in aperto colloquio,
e sarò utile il giorno che resto sdraiata per sempre:
finalmente gli alberi mi toccheranno, i fiori avranno tempo per me.
Silvia Plath
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Perdetevi nelle stanze del più esclusivo Hotel di New York e scoprite le vite e i sogni delle straordinarie donne che lo hanno abitato: Molly Brown, Grace Kelly, Liza Minelli, ma anche Silvia Plath, Joan Didion, Gael Green. Sarà un modo per scoprire la loro vita nella Città dei Sogni e che cosa ha significato avere una stanza tutta per sé. Il Barbizon ha dato loro la possibilità di reinventarsi, libere dalle costrizioni familiari, di avere una vita indipendente a Manhattan e di sperimentare diverse versioni di sé. L’hotel ha rappresentato il fascino, il desiderio e l’ambizione delle giovani donne. Non è più esistito nulla di simile.
“La Donna Nuova è nata nell’ultimo decennio del Diciannovesimo secolo. Era una donna desiderosa di essere qualcosa di più di una figlia, una moglie, una madre. Voleva spingersi fuori dalle quattro mura di casa per esplorare il mondo; voleva l’indipendenza; voleva liberarsi da tutto ciò che la opprimeva.”
Paulina Bren - BARBIZON HOTEL Storia di un hotel per sole donne - Neri Pozza