Settembre

“Gli Stevens erano tornati l’anno dopo, e da allora in poi tutti gli anni, ogni settembre per venti anni di seguito, con la pioggia e col bel tempo, col caldo e col freddo,”

Questa settimana #unacopertinadavetrina📚❣️ “fugge” a Bagnor Regis, per una vacanza sulle coste del West Sussex, in compagnia dei signori Stevens e dei loro tre ragazzi: Mary, Dick ed Ernie.

“Guarda là!”, esclamò.

Era sorta una luna piena, splendente. Quasi a metà della sua ascesa, brillava sopra il lontano Crystal Palace. Le torri erano buie, ma sotto la luna il tetto a cupola scintillava di migliaia di schegge di fredda luce grigia, Un bagliore più tenue si scatenava dalle tegole umide dei tetti lungo il lato opposto della strada, mentre più lontano gli alberi si stagliavano in un nero intenso contro un cielo blu acciaio.

Al signor Stevens non era capitato spesso di vedere un panorama tanto incantevole.

“Due settimane in settembre” è stato pubblicato dallo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo inglese R.C. Sherriff nel 1931. Bestseller allora, questa è la sua prima traduzione in italiano, dopo aver ricevuto ottime recensioni da scrittori del calibro di Kazuo Ishiguro e Tracy Chevalier.

A voi lettori il piacere di venirne a scoprire il contenuto in libreria @cooplibrerialatorre📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚

Buona lettura❣️


La pizza di Fulvio

Per me è nata prima la pizza del pane…

Ho avuto il piacere di conoscere Fulvio per la prima volta, quasi dieci anni fa, quando Italo, uno degli amici più preziosi che la mia vita mi abbia dato, ed ahimè, portato via troppo in fretta, organizzò una bellissima serata sulla panificazione. La location e la cucina scelte per l’occasione erano forse un po’ troppo piccole per accogliere tutti, ma questo non scoraggiò l’entusiasmo di questo giovane mugnaio dal sorriso contagioso. Da allora Fulvio ha fatto una straordinaria carriera che lo ha reso responsabile di grandi progetti ed un volto amato della tv.

Oggi in libreria è arrivato il suo secondo libro: “PIZZA PER TUTTI” un viaggio che, a partire dal chicco, ci porta, attraverso tecniche e ricette, a scoprire uno dei cibi più amati al mondo, ma soprattutto dà a tutti noi lo strumento per realizzarlo:

“Hai tra le mani il libro che avrei voluto avere quando mi è letteralmente esplosa la passione per le lievitazioni. Non solo. E’ il libro che avrei desiderato anche dopo anni di esperienza, quando cercavo ricette da realizzare in casa spiegate in maniera facile.”

Per avere una buona pizza ci vuole una buona farina

“La pizza è divertimento. Ed è anche condivisione perché si può fare insieme, è bello mangiarla con qualcuno e, per gli appassionati è interessante scambiarsi idee, sbagli, prove e risultati.”

Buone mani in pasta e buona lettura!

Fulvio Marino – PIZZA PER TUTTI – Mondadori

p.s. Per chi come me ha il privilegio di vivere nella stessa piccola città di Fulvio ed ogni tanto di incontralo e di scambiare qualche rapida battuta, la sua genuinità ed il suo sorriso aperto sono sinceri ed autentici.

p.s.2 Le bellissime fotografie del libro sono di Eunice Brovida (“Mi sono chiesta come definire la mia fotografia e penso di poterla riassumere in questa frase: volti umani e stanze dell’anima.”)

«Mia madre deponeva sul tavolo ogni mattina una gríssia del “pane di ieri”, un fiasco di vino, un orciolo di olio e una saliera, tutto ricoperto da un tovagliolo da lei ricamato con la scritta: “l’olio, il pane, il vino e il sale siano lezione e consolazione”». (Enzo Bianchi – Il Pane di ieri-)


Allontanati felice

E se Dio vorrà ti amerò ancora di più dopo la morte.

Adoro gli epistolari, occupano un angolo privilegiato della mia libreria. Le lettere conservano infatti un fascino che, a mio parere, nessuna mail o rapido messaggio potranno mai scalfire.

Potrà sembrare nostalgico ed anche un po’ malinconico, ma in uno scritto “vergato a mano” mi sembra di poter percepire maggiormente la presenza fisica del mittente: nella scelta lenta ed accurata delle parole, nella scelta della carta da lettere o del biglietto, nello scorrere della mano sul foglio…

Alla mia grande passione dedico questa settimana #unacopertinadavetrina📚❣️ con “Come dirti addio” un epistolario che raccoglie lettere d’addio, lettere dove l’amore e i sentimenti si trasformano, guadagnandone in intensità.

“Per me è tremendo anche solo pensare…che ogni attimo che passa ti stia allontanando da me.”

Da Saffo, passando attraverso Oscar Wilde, per giungere a Céline, Simone de Beauvoir, Leonard Cohen e molti altri.

“Carissima Marianne, sono solo pochi passi dietro di te, ma abbastanza vicino da stringerti la mano.”

A voi lettori il piacere di venirne a scoprire il contenuto in libreria @cooplibrerialatorre📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚.

Cristina Marconi – COME DIRTI ADDIO – Neri Pozza


Noi siamo sempre noi

Lo dicono tutti quanto è romantico impegnarsi, ma solo perché è stato insegnato loro che il romanticismo consiste nel sacrificio, nella rinuncia.

“Abbiamo deciso di separarci”

Una frase concisa che getta nel totale sconforto una esemplare famiglia norvegese in vacanza in Italia per festeggiare il settantesimo compleanno del papà e nonno Sverre. Questo perché, dopo quarant’ anni di vita in comune, tre figli e due nipoti, sono proprio Sverre e sua moglie a lasciarsi.

“Sì, ci separiamo, ma è difficile spiegare il perché. Ci sono cose che dobbiamo elaborare ognuno per conto proprio, certi conti da chiudere. Onestamente, non è stata una decisione facile”.

“E’ una scelta meditata. Entrambi sappiamo che si è esaurito tutto, che ognuno dei due ha avuto dall’altro – e da questo matrimonio – tutto ciò che poteva pretendere. Non vediamo più alcun futuro insieme.”

La storia si sviluppa attraverso lo sguardo di Liv, Ellen ed Hakon i tre figli ormai adulti che cercano, con grande difficoltà, di dare una spiegazione ad un gesto così inaspettato e alle sue conseguenze. Fanno fatica ad accettare che i loro genitori si comportino come se nulla fosse accaduto e continuino “a vivere allo stesso modo di prima, anche da separati”.

“Non è catastrofico buttare al vento quarant’anni di matrimonio e un’intera famiglia?”

“Siamo adulti tutti quanti. Questa é una faccenda fra me e Sverre.”

Questa frase che la madre rivolge a Liv, la figlia più grande, è quella su cui mi sono soffermata maggiormente a riflettere. La separazione genitoriale viene percepita da lei come un crollo della fondamenta della propria vita: agli occhi di questa donna, seppur adulta e madre a sua volta, tutti i ricordi e le esperienze di vita appaiono velate di falsità. Quanto è difficile distinguere la condizione di essere adulto, da quella di essere figlio? Questo libro stimola a meditare su come potremmo comportarci in una situazione analoga. Verrebbero meno tutte le nostre certezze, i nostri principi o saremmo in grado di comprendere, di renderci conto che non tutto è stato una finzione, che gli affetti, le situazioni possono mutare e noi rimanere sempre noi?

Buona Lettura!

Helga Flatland “una famiglia moderna” Fazi Editore


#unacopertinadavetrina

Spesso l’immagine stampata sulla copertina di un libro attira la nostra attenzione, ci incuriosisce e chissà magari influisce sulle nostre scelte di lettura. Allora perché non dedicargli settimanalmente un po’ di spazio?
…da oggi in collaborazione con la mia libreria del💙 @cooplibrerialatorre inauguro questa mia nuova rubrica: #unacopertinadavetrina📚❣️
Si inizia con “Terreno comune” di @naomiishiguro edito da @einaudieditore
A voi lettori il piacere di venirne a scoprire il contenuto in libreria @cooplibrerialatorre📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚