Il mio Calendario dell’Avvento: 3 dicembre 2022

“Mi sono messa a scrivere davvero quando ho ritrovato la memoria della mia infanzia e della mia adolescenza. Prima non avevo memoria, solo ricordi…Era la memoria che voleva tornare, ma le impedivo l’accesso, mi ci opponevo con tutto il mio essere perché si trattava di una memoria di cui mi vergognavo e che mi faceva venir voglia di piangere…Si ha bisogno di tempo e di coraggio per osare aprire la memoria quando questa ci procura vergogna…”

La scrittura non sarebbe stata necessaria né avrebbe avuto alcuna giustificazione se non fosse stata, per prima cosa, un’immersione in ciò che avevo dimenticato, nel mio primo mondo, proprio per comprendere come e perché l’avessi dimenticato.”

Innamorarsi di un uomo di trent’anni più giovane, ripercorrere con lui tutte le tappe della propria vita, quasi recitare il copione di una vita già vissuta. Ritrovarsi in un corpo che non ha più età, sentire gli sguardi stupefatti della gente, ma non provare vergogna, anzi cogliere l’occasione per affermare sé stessa e le proprie convinzioni.

“Sguardo che, ben lontano dal provocarmi vergogna, rafforzava la mia determinazione a non nascondere quella relazione… sapevo, che se ero con un ragazzo di venticinque anni era per non trovarmi davanti, continuamente, il volto segnato di un uomo della mia età, quello del mio stesso invecchiamento. Di fronte a quello di A., anche il mio era un volto giovane. Gli uomini lo sapevano da sempre, non vedevo in nome di che cosa io me lo sarei dovuto negare”

“Se non le scrivo, le cose non sono arrivate fino al loro termine, sono state soltanto vissute”. Leggere Annie Ernaux mi appassiona, la sua scrittura mi restituisce ogni volta vividi “pezzi della mia memoria”: suo padre che dormiva nel retro della bottega con le braccia incrociate sul tavolo è mio nonno che dormiva allo stesso modo sul tavolo della cucina. Viviamo davvero ciò che ci accade ogni giorno? O tutto scorre in modo troppo rapido per coglierne l’essenza? La bellezza della scrittura e della lettura ci donano la completezza dell’emozione e della commozione.

Annie Ernaux – IL RAGAZZO – L’Orma editore

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