NARBONA

“Poi incomincia il “terzo mondo”, la strada si inerpica fra i dirupi, le rare case appollaiate sull’alto come fortezze.

“Oh, povero me a Narbona vivevano venticinque famiglie, centocinquanta persone…Facevamo una vita da sbirri, mangiavamo il pane di segale che cuocevamo una volta all’anno, a Natale…In tutta Narbona c’erano forse quattro famiglie che non prendevano la roba a credito dai negozi, che non facevano debito.” Nuto Revelli – IL MONDO DEI VINTI – Einaudi