
Vogliamo tutti la stessa cosa
ma non la trova nessuno.
Alla fine della giornata
bisognerebbe chiedersi:
quanta luce ho preso oggi,
quante persone ho abbracciato?
Il desiderio bisogna tenerlo
vivo con le nostre braccia,
attaccare i respiri che vagano
nell’aria, dire ai morti di parlare
che noi ancora li ascoltiamo
e dire a chi è solo che avrà il nostro amore
anche se siamo già innamorati.
Sentire il dovere di abbracciare gli altri
non per quello che piace a noi
ma per quello che piace a loro.
Essere amorevoli con tutti
e poi infiammarsi per qualcuno:
alla fine della giornata
è bello aver creduto
a un’ebrezza sconfinata.
La poesia è di Franco Arminio poeta, scrittore e regista italiano che ama definirsi “paesologo”. E’ in arrivo il suo nuovo libro di poesie pubblicato dall’editore Bompiani “L’infinito senza farci caso -poesie d’amore-“.